Persone, luoghi, macchine ed eventi.
Portello 1910-1914
Al di la della modernità del macchinario, i visitatori erano colpiti dalla luminosità, dall'ordine e dalla pulizia dei reparti, ben diversi dalle "bolge vomitanti fumo, nere e tenebrose" che erano state fino allora la norma: la fabbrica corrispondeva in pieno all'immagine del prodotto". (Fonte foto:
https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)

Giuseppe Merosi direttore tecnico e capo dell’Ufficio Progettazione fino al 1923.

Portello 1916
Consalvo Sanesi, Pilota e collaudatore.
Nello stabilimento del Portello, nel 1919 lavoravano circa 2.200 operai, le officine vennero adibite a svariate produzioni quali: compressori, martelli perforatori, aratri, trattori agricoli del tipo Titan, spaccapietre e mescolatori per cemento, sonde di vari tipi, freni ad aria compressa.
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Wifredo Ricart
Entrò in Alfa nel 1936 come consulente per le prove ed i problemi tecnici.
Portello: reparto fucine e presse (1916-1940) (fonte foto:
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Portello negli anni '20. Inchiodatura dei telai.
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Portello: pressa estrusione barre alluminio 1930-1940
In quegli anni la potenzialità delle fonderie del portello era di circa 60.000 quintali di ghisa al mese, oltre alla produzione dei getti di alluminio, del bronzo e delle leghe speciali.
Anche le fucine del portello erano considerate tra le più moderne presenti in Italia, sia per i sistemi di lavorazione, sia per gli impianti presenti. (Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)

Portello 1938-1939: montaggio autocarri tipo 500 (Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Nel 1938 nasceva a Milano il reparto Alfa Corse. Lo stesso anno Enzo Ferrari fu chiamato alla direzione della gestione corse della Casa del Biscione. (Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Portello 1940: trattamento termico alberi a gomito.
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Un primo distruttivo bombardamento sul Portello si abbatte il 14 febbraio 1943, mentre sono al lavoro 8500 operai. Assieme alla vita di 12 dipendenti, vanno perdute le lavorazioni del 30% dell'attività globale e un quantitativo incalcolabile di documenti storici dell'Alfa. (Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Portello: reparto torneria, bombardamento 1943.
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Ugo Gobbato, direttore generale dell'Alfa Romeo negli anni '30-'40.
Il rilancio dell'Alfa può dirsi riuscito se nel corso di una conversazione con lo stesso Gobbato, nel 1939, Henry Ford pronunciò la celebre frase «Quando vedo un’Alfa Romeo mi tolgo il cappello»
Ugo Gobbato ed Autorità del governo in visita allo stabilimento di Pomigliano in fase di costruzione. 1939.
(dal sito Dedicato a Pomigliano Blog)
Stabilimento Alfa Romeo a Pomigliano. Motori aeronautici stellari.
(Dal sito "Dedicato a Pomiagliano Blog)
1942. Capannone di collaudo dell'Alfa Romeo sull'aeroporto di Pomigliano.

"La volta del soffitto creava un eco mostruoso, in particolare al lunedì, quando tutti dovevano commentare i risultati calcistici della domenica e spesso da un capo all'altro della sala, era invivibile, è quì che ho imparato a mangiare in 10 minuti". Olindo
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Portello 1950: reparto lavorazioni meccaniche.
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
A sinsitra Giuseppe Busso, a destra Guido Moroni,capo del collaudo e delibera dei prototipi Alfa Romeo.
Portello: stampaggio scocca 1900, 1951-1954
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Portello: verniciatura 1900, 1951- 1954
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Portello: verniciatura 1900. (Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Portello: montaggio parti meccaniche1900 1951- 1954
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Portello 1951: montaggio ponte e sospensioni Alfa Romeo 1900.
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Portello: montaggio motore 1900.
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Portello: reparto finizione 1950.
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Portello: fine catena di montaggio 1900.
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Spica, Livorno.
Alla fine di agosto del 1953 Maner Lualdi, giornalista, scrittore, pilota ed esploratore milanese, sorvolò il Polo Nord con un piccolo aereo da turismo per onorare il ricordo di Roald Amundsen, morto nel tentativo di soccorrere l' equipaggio del dirigibile Italia. Il motore del suo aereo era un Alfa Romeo, e nella prima parte fu scortato via terra da un' Alfa Romeo "Matta.
Portello metà anni '50
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Filiale Alfa Romeo, Milano, via Grosotto 7
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Filiale Alfa Romeo, Milano. Angolo tra via Grosotto e viale Traiano
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Alfa Romeo, Filiale di viale Grossotto, Milano (1959)
Filiale di Milano, 1955.
(Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/walmo55/sets/72157624523580315/with/4858568036/)
Il "Presidentissimo" Luraghi.
Guido Moroni
La Giulietta in linea di montaggio.
Portello, linee montaggio Giulietta
Portello, linee montaggio Giulietta berlina e sprint. A sinistra della foto si intravede la linea di montaggio della 1900.
Portello: la Giulietta, quà in prova prima di essere stoccate per la consegna finale. Come sarà anche ad Arese, ogni vettura veniva testata alla fine della linea di produzione.
Secondo lotto di 50 Giulietta berlina ai vincitori del concorso Agipgas
Portello 1960.
In occasione della Giulietta numero 100001, Giulietta Masina fa da madrina all'evento.
Portello 1961
Arese: costruzioneCentro Direzionale
Il 1962 vede la luce la Giulia. "Esce in anticipo rispetto alle possibilità della nuova fabbrica di Arese, per un atto di coraggio dell'azienda. La nuova vettura si produce infatti al Portello che, vecchio e glorioso stabilimento, culla del prestigio dell'azienda, merita, in fondo, di battezzare, dopo tanto meritorio e nobile artigianato, il nuovo corso tecnologico dell'Alfa Romeo". (Italo Rosa)
Il 1963, per l'Alfa Romeo rappresenta una data fondamentale. Senza alcuna cerimonia pubblica, con estrema modestia e alto senso di civiltà, entra parzialmente in funzione il nuovo stabilimento di Arese: sorge su un'area di 2 milioni e 300 mila metri quadrati, all'inizio dell'Autostrada dei Laghi, è predisposto per una produzione di 250 mila vetture l'anno, ha fabbricati luminosi e amplissimi, disposti secondo uno schema estremamente razionale, per ridurre al minimo lo spostamento dei materiali. E' stato progettato dai tecnici del Portello assistiti, per alcuni compiti specifici, da società di consulenza di fama internazionale, un piccolo gioiello, con un bellissimo centro direzionale, un museo storico, un enorme magazzino ricambi, mense, cucine, servizi per i dipendenti e un raccordo ferroviario.
Palazzina Gardella
Palazzina Gardella
Il "Chitone"
Arese: operai in uscita portineria Est.
Arese: linee montaggio Giulia.
Nel
1967, anno in cui cadeva il centenario della Federazione Canadese,
tutte le nazioni del mondo parteciparono all'Esposizione Universale di
Montreal presentando le migliori realizzazioni nei vari campi della
scienza e della tecnica. Come unica casa automobilistica ad essere
invitata, l'Alfa Romeo si presentò con una dream car, definita
testualmente "la massima aspirazione dell'uomo in fatto di automobili".
Alfa Romeo Filiale di Roma (zona EUR).
nella nuova “Filiale” non è raro incontrare qualche Alfa da corsa, come alcune nuove Giulia TZ pronte per la consegna, la 33TT12, per pubblicizzare la vittoria mondiale del Campionato Sport 1975 o, più tardi ancora, le Alfa di F.1 per eventi pubblicitari. All’ingresso clienti, vengono esposte a rotazione le più belle Alfa Romeo del Museo di Arese. La nuova “Filiale” ospita anche l’ufficio di rappresentanza dell’Alfa Romeo-Avio di Pomigliano d’Arco, per i rapporti commerciali con l’Aeronautica Italiana, l’Alitalia di Fiumicino e altre compagnie minori.
Alfa Romeo Filiale di Roma (zona EUR).
nella nuova “Filiale” non è raro incontrare qualche Alfa da corsa, come alcune nuove Giulia TZ pronte per la consegna, la 33TT12, per pubblicizzare la vittoria mondiale del Campionato Sport 1975 o, più tardi ancora, le Alfa di F.1 per eventi pubblicitari. All’ingresso clienti, vengono esposte a rotazione le più belle Alfa Romeo del Museo di Arese. La nuova “Filiale” ospita anche l’ufficio di rappresentanza dell’Alfa Romeo-Avio di Pomigliano d’Arco, per i rapporti commerciali con l’Aeronautica Italiana, l’Alitalia di Fiumicino e altre compagnie minori.
Arese.
Il Presidente Ettore Massacesi e l'Alfa 6
Siamo a Balocco, nel giugno 1975: Arturo Merzario insieme al Presidente dell'Alfa Gaetano Cortesi a bordo della 33.
Aldo Moro con il Presidentissimo Luraghi.
Pomigliano d'Arco, Stabilimento Alfasud.
Siamo a Grignano nel 1972, in occasione della presentazione dell'Alfa più tecnologica di sempre: l'Alfetta. Nella foto, Busso e Moroni.
"17 Maggio 1972, il tanto atteso momento di festa per Satta e per Busso: il battesimo dell'Alfetta a Grignano, a ridosso del Castello di Miramare. Stavolta la conferenza di Luraghi è tutta per la nostra creatura. A pranzo Luraghi vuole al suo tavolo Satta, mia moglie e me, il Luraghino, come noi chiamiamo suo figlio e il dottor Enrico Sala, direttore delle vendite in Italia". (Giuseppe Busso, in "Nel cuore dell'Alfa")
Arese, linea di montaggio "Alfetta"
Pratola Serra (Av), Stabilimento ARNA
Stabilimento ARNA, Pratola Serra
Filiale Alfa Romeo di Torino.
Aldo Moro con il Presidentissimo Luraghi.
Pomigliano d'Arco, Stabilimento Alfasud.
Siamo a Grignano nel 1972, in occasione della presentazione dell'Alfa più tecnologica di sempre: l'Alfetta. Nella foto, Busso e Moroni.
"17 Maggio 1972, il tanto atteso momento di festa per Satta e per Busso: il battesimo dell'Alfetta a Grignano, a ridosso del Castello di Miramare. Stavolta la conferenza di Luraghi è tutta per la nostra creatura. A pranzo Luraghi vuole al suo tavolo Satta, mia moglie e me, il Luraghino, come noi chiamiamo suo figlio e il dottor Enrico Sala, direttore delle vendite in Italia". (Giuseppe Busso, in "Nel cuore dell'Alfa")
Arese, linea di montaggio "Alfetta"
Pratola Serra (Av), Stabilimento ARNA
Stabilimento ARNA, Pratola Serra
Filiale Alfa Romeo di Torino.
Stai facendo un ottimo lavoro e ti faccio i complimenti.
RispondiEliminaViva l'Alfa Romeo, quella vera.
af
Grazie mille!!!
RispondiEliminaSalve, vorrei avere notizie di quella che sembra un prototipo di Giulietta Sprint accanto a Guido Meroni.
RispondiEliminaGrazie
Max